Gli errori più gravi dell’arrampicata sportiva


Scalare è un’esperienza entusiasmante, adrenalinica, ma anche ricca di insidie e pericoli se non viene rispettata.
L’alpinismo classico ha come scopo quello di scalare una montagna; l’arrampicata sportiva punta invece sul divertimento o sulla competizione, ponendo grande enfasi sulle abilità ginniche del climber.

Senza ombra di dubbio, l’arrampicata alpina presenta maggiori difficoltà da tenere in considerazione, ad esempio, frane, caduta sassi, valanghe, cambi di tempo improvviso.
Tutto questo non succede nell’arrampicata sportiva: i pericoli sono ridotti anche se non scompaiono del tutto.

Ridotti non significa assenti: è comunque opportuno conoscerli bene per essere sempre preparati ed evitare incidenti o infortuni.
La maggior parte di questi incidenti non è sempre imputabile a vizi dei materiali utilizzati (freni, corde, rinvii, imbracature, ancoraggi fissi) ma sempre più spesso sono causati da un errore umano.

Ecco che, nel momento in cui capita un incidente, l’errore può dipendere dall’assicuratore o da chi stava arrampicando.

Quali sono dunque gli errori più gravi che vengono commessi durante l’arrampicata sportiva?

La chiusura del nodo può essere fatale

Il gesto più semplice dell’arrampicata sportiva è anche quello che, purtroppo, spesso si esegue in modo automatico senza troppa attenzione.

È infatti un errore derivante dalla routine per la ripetitività del gesto.

Anche i più rinomati climbers, con anni di esperienza alle spalle, sono incappati in questo subdolo e terribile incidente.
Il rischio è riducibile con un controllo reciproco, sempre da attuare nella cordata.

Un errato posizionamento della corda all’interno del freno di assicurazione

Spesso i freni per l’assicurazione non vengono utilizzati secondo le indicazioni date dalle case costruttrici.

Questo incidente si verifica quando la lunghezza della corda utilizzata è inferiore al doppio della lunghezza della via.
Il classico errore è quello dell’introduzione a rovescio della corda nell’assicuratore, rendendo di fatto così impossibile ogni bloccaggio. 

arrampicata sportiva

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Se l’assicuratore non ha effettuato nessun nodo sul capo scarico della corda in modo da impedirne la fuoriuscita dal freno, si rischia la caduta a terra di chi viene calato quando, per distrazione, nessuno dei due climber ha la consapevolezza che la lunghezza del tiro non è coperta a sufficienza dalla metratura della corda.

Assenza del nodo alla fine della corda

E’ possibile subire un infortunio grave in calata perché la corda finisce e fuoriesce dal freno dell’assicuratore perché non si è fatto il nodo finale alla corda.

Corda posizionata dietro al piede quando ci si arrampica da primi

Nel momento in cui si supera un traverso, un passo strapiombante, vi è il rischio di posizionare il piede davanti alla corda. Ecco perché, chi si arrampica per primo, deve stare attento a posizionare e controllare bene la corda rispetto al piede.

arrampicata sportiva

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Mancato utilizzo del casco

È ormai risaputo che, chi pratica alpinismo indossi il casco con più frequenza di chi pratica arrampicata sportiva. Bisogna ricordare che, anche una semplice caduta o scivolata può essere fatale se non si indossa la giusta protezione.

Per tale motivo, il consiglio è quello di usarlo sempre, anche un modello leggero va bene.

Scarsa comunicazione tra i compagni

Bisogna comunicare col proprio compagno in modo chiaro prima di iniziare l’arrampicata, concordando tutte le regole del caso.
Inoltre, è sempre bene informare il compagno prima di appendersi alla corda e di evitare qualsiasi tipo di distrazione.