Garibotti “Tanto in alto su una linea bellissima nonostante il maltempo”


Con queste parole l’alpinista che è forse il più profondo conoscitore di questo angolo di mondo, si è espresso a proposito dell’incredibile tentativo di Ermanno, Mirko, Alessandro e Giorgio. Ecco l’ultima parte del racconto del rientro a valle, dopo la sofferta decisione del team di ritirarsi.

“Il 28 ci alziamo alle 5.30 e, dopo aver smontato le ledge e preparato tutto  iniziamo la discesa. Siamo consapevoli di aver fatto un gran tentativo su una grandissima parete! Sappiamo di avercela messa tutta. Mai eravamo arrivati tanto in alto. Qualche giorno fa Rolo (ndr Rolando Garibotti) mi ha scritto:

‘La linea è bellissima. Senza dubbio questa volta non siete stati fortunati con la meteo, ma lo stesso con tanta grinta siete riusciti ad andare tanto in alto” (…).’

Il 29 il tempo fa schifo.  Piove e c’è il vento… Facciamo le slitte e col vento in faccia e fradici dopo pochi minuti, in 5 ore siamo al Paso Marconi e quindi fuori dallo Hielo Continental… Dopo altre 5 ore siamo alla Piedra del Fraile.
Il giorno dopo torniamo sul ghiacciaio sotto il Marconi per portare fuori gli ultimi sacconi alla Piedra e a sera siamo di ritorno alla civiltà… al Pueblo di El Chaltén.

Quindi, infine “com’è andata la vostra spedizione alla parete ovest della Torre Egger”, mi chiedi? Beh… Possiamo proprio dire bene. Anche se abbiamo rinunciato. Ma non ero mai arrivato tanto in alto su questa parete.

Ermanno Salvaterra