
Summer Bouquet: nuova via in Kirghizistan
Quattro alpinisti slovacchi, Martin Grajciar, Ondrej Huserka, Jozef Kristoffy e Vladimir Linek, hanno trascorso sette settimane – dal 27 luglio al 10 settembre 2017 – nella regione dell’Ak-Su, Pamir-Alay, in Kirghizistan. Il loro obiettivo era quello di aprire una nuova via sulla parete ovest del picco Aleksander Blok.
Il racconto di Jozef Krištoffy, atleta del Team CT
«La nostra avventura è cominciata a Osh, da dove un minivan, carico di 500 chilogrammi di attrezzatura, ci ha trasportati fino al remoto villaggio di Uzgurush. Da lì, con il supporto di cavalli e asini, siamo giunti alla morena del ghiacciaio dell’Ak-Su.
Nei giorni successivi, nonostante il maltempo e il vento, abbiamo trasportato il materiale alla base della parete ovest del Blok, attraversando il ghiacciaio Aktjubek. Eravamo decisi ad aprire una nuova via sull’inviolato lato destro della parete ovest.
Il 6 agosto, con la nebbia, abbiamo superato 200 metri di ghiaccio a 60 gradi, quattro tiri che abbiamo attrezzato con corde fisse. Il giorno successivo abbiamo mosso materiale fino alla parete e l’8 agosto è toccato al tiro seguente, su ghiaccio a 70 gradi, e poi il primo tiro su roccia, di VIII grado.
Nonostante il maltempo continuo, non ci siamo fermati, spingendo i tiri successivi attraverso la parete strapiombante, sia in libera che in artificiale. Alla fine del settimo tiro abbiamo allestito un bivacco su portaledge; le temperature erano basse, fino a -15 gradi centigradi durante la notte e raramente sopra lo zero durante il giorno.
Il 24 agosto mancavano solo 50 metri dalla fine della parete. Avevamo deciso: avremmo tentato la cima del Pik Aleksander Blok il giorno seguente.
Il 25 agosto, alle 13, abbiamo raggiunto la fine delle corde fisse e superato l’ultimo tiro. Dopo un traverso di 30 metri verso sinistra, ci siamo andati a unire alla via Gunko. La via continuava risalendo un canalone di neve a 55 gradi per circa 80 metri, fino alla cresta. Una tempesta di neve ci ha sorpresi giusto sotto la vetta; ci siamo fermati cercando rifugio nel canalone e restando in attesa.
Fortunatamente la tempesta è passata mezz’ora più tardi, permettendoci di proseguire verso sinistra, lungo la cresta, fino ai 10 metri della torre sommitale. Finalmente, alle 18, tutti e quattro eravamo sulla cima del Pik Aleksander Blok.
Nei tre giorni successivi, abbiamo ripetuto in libera tutti i tiri di artificiale che rimanevano. Il più duro è stato il tredicesimo, a una quota di 5.000 metri: l’ho fatto in stile pinkpoint (PP) assegnandogli un grado UIAA IX+. Mentre arrampicavo, sono stato fortunato perfino con il meteo. Questo tiro ha un inizio duro, attrezzato con quattro chiodi, dopo è tutta arrampicata molto tecnica sotto lo strapiombo; è lungo 50 metri e gli ho assegnato un grado IX+: è duro e non molla mai».
Gli alpinisti hanno aperto la via tra il 6 e il 28 agosto, trovando solo una giornata di bel tempo. Summer Bouquet ha 22 tiri, in 900 metri. È probabile che sia la via di libera più dura della zona e presumibilmente una delle cinque vie più dure al mondo a questa quota e con questo livello tecnico.
Scheda Tecnica
- Luogo: Kirghizistan, Pamir-Alay, Pik Aleksander Blok, 5239 m
- Denominazione: Summer Bouquet, UIAA IX+ PP team, 70o, 22 tiri, 900 m
- Prima ascesa, 6 – 28 agosto 2017: Matin Grajciar, Ondrej Huserka, Jozef Kristoffy e Vladimir Linek. Cima il 25 agosto 2017, alle 18.
- Materiale: 51 tasselli sui tiri, 36 tasselli sulle soste, chiodi, 2 set di friends, nuts, dei chiodi da ghiaccio
- Discesa: lungo la via
- Clicca qui per il teaser trailer dell’impresa