Distorsione della caviglia: i consigli di Silvio Reffo


«La distorsione di caviglia è il trauma più frequente nel mondo dello sport. Le cadute sui materassi nel bouldering, come il terreno instabile dei sentieri nell’avvicinamento in falesia, rendono l’arrampicata non esente da questa problematica.

La caviglia è un’articolazione formata da ossa, legamenti e parti tendinee. La mancanza dei ventri muscolari, la presenza, quindi, della sola parte terminale tendinea e il fatto sia un’articolazione di carico, che accoglie tutto il peso del nostro corpo, sono tutti elementi che rendono la caviglia soggetta a frequenti infortuni.

La distorsione avviene prevalentemente in inversione, quindi, con un cedimento verso l’interno e un sovraccarico importante al comparto tendineo-legamentoso laterale.

I legamenti principalmente coinvolti in questo evento sono i peronei, gli astragalici, anteriore e posteriore, il peroneo-calcaneare posteriore e la parte tendinea dei muscoli peronei.

Nel momento dell’evento è necessario escludere un trauma grave, individuando, fin da subito, se si è capaci o meno di camminare e se si prova un forte dolore alla palpazione della gamba, a distanza di qualche centimetro dalla caviglia o del piede, casi in cui è necessario escludere una frattura con un RX.

Se, invece, il trauma non è stato di grave entità, sarà necessario affrontare il recupero al meglio, per evitare l’instaurarsi di un’instabilità cronica e, di conseguenza, di numerose recidive.

Inizialmente, è necessario un buon controllo del dolore e dell’edema, nel caso la caviglia si sia gonfiata molto.

1) FASE INFIAMMATORIA 0-3 giorni

I punti cardine di questa fase sono:

  • Riposo
  • Ghiaccio
  • Bendaggio compressivo
  • Movimento passivo ad arto elevato
  • Carico adeguato (stampelle se troppo doloroso, poi carico progressivo)
  • Mobilizzazioni articolari

Poi, è fondamentale il recupero adeguato del tessuto coinvolto, soprattutto con l’esercizio attivo.

2) FASE PROLIFERATIVA 4-10 giorni

In questa fase è fondamentale:

  • Recuperare funzioni e attività
  • Incrementare la capacità di carico
  • Recuperare mobilità articolare
  • Recuperare forza e coordinazione
  • Camminare a tolleranza
  • Ritornare al lavoro, quando il cammino è normale
  • Rinforzare il tricipite surale con:

a) Carico bipodalico

b) Carico monopodalico

  • Recuperare la propriocezione

 

Esercizio rinforzo tricipite surale, da prima con due piedi e poi solo su un piede (20 volte x 3 serie)

 

 

 

 

3) FASE DI RIMODELLAMENTO PRECOCE 11-21 giorni

  • Migliorare forza, stabilità attiva, cammino e corsa
  • Esercizi di equilibrio e stabilità dinamica

 

 

Esercizio di equilibrio e propricezione. Inizialmente posso mantenere equilibrio; 30sec x 5 volte; eseguire monosquat. 15 volte x 3 serie

 

 

 

4) FASE DI RIMODELLAMENTO TARDIVO 3-6 settimane

  • Esercizi sport-specifici
  • Graduale ripresa dell’attività sportiva

Il programma e i tempi di recupero sono, ovviamente, determinati dal grado di lesione del comparto laterale. E’ fondamentale rinforzare e stabilizzare attivamente la caviglia proprio per non incorrere in ripetute distorsioni.

E’ bene, in fase valutativa iniziale, rivolgersi a personale adeguatamente formato per riconoscere eventuali lesioni gravi che devono essere trattate diversamente».

Articolo a cura di Silvio Reffo