Mathieu Besnard e la sua Guère d’usure


 

Scopriamo qualcosa di più del nostro atleta francese Mathieu Besnard.

Mathiue ha iniziato a scalare sin da piccolo, lo sport è sempre stato nel suo DNA, fino a diventare la sua professione. Un brutto incidente stradale avvenuto nel 2006 ha minato i suoi sogni verticali, tuttavia, dopo un periodo lungo e doloroso fatto di operazioni di ricostruzione e di riabilitazione, Mathieu è tornato a scalare ad alti livelli. Altissimi livelli, tanto da arrivare sul gradino più alto del podio lo scorso ottobre ai campionati internazionali di paraclimbing a Sheffield. Forza di volontà, tenacia e tanto allenamento sono le parole all’ordine del giorno con le quali si misura Mathieu ogni giorno.

Siamo curiosi di chiedere a Mathieu di raccontarci un luogo particolare dove ama scalare:

“Ci sono così tanti ricordi e diversi sport che amo, ma scelgo di raccontare la falesia di Claret nella regione di Montpellier nel sud della Francia; perché è il luogo dove vado più spesso ed al quale sono più affezionato. Ed è proprio qui, infatti, dove ho chiuso il mio primo e unico 8B +: Biotope. Si tratta di una via che ha necessitato di moltissimo lavoro da parte mia, ma che mi ha regalato una gioia immensa quando sono arrivato in catena. Il tiro è particolarmente estetico è stato apprezzato da diversi climbers tra cui anche I due fuoriclasse Ondra e Sharma.

Devo confessare che sempre a Claret ho diversi progetti ancora da risolvere come Super cent Plomb 8B o Super Sansom 8C, ma su tutti primeggia un grande progetto che si chiama Guére d’usure 8c. Mai nome fu più azzeccato per una via che è tecnica e di resistenza. Rimane una vera sfida per me che non sono ancora riuscito a risolvere. Guére d’usure è stata salita a vista da Adam Ondra e ripetuta – tra gli altri – nel 2009 dall’allora tredicenne nizzardo Enzo Oddo, e nel 2008, a 47 anni, da Jibé Tribout.

Non riesco a contare il numero di volte che ho provato e riprovato, durante certi tentative mi sono anche illuso di essere quasi arrivato, conosco tutti i movimenti e sono certo che manchi davvero pochissimo alla sua realizzazione.

Il tiro è suddiviso in due parti: dieci metri con grado 7b con un sosta intermedia dove si deve riposare bene prima della seconda parte che è certamente più insidiosa. Si supera una parte sporgente e un passaggio strapiombante che innalza il livello a 8a + e, infine, la parte finale, la più dura e più di resistenza. Si rimonta una prua strapiombante con dei tallonaggi da mettere su appoggi svasi.

Ho intenzione di tornare a provare Guére d’Usure in inverno perchè è la stagione migliore per la falesia di Claret che è esposta a sud ed è al riparo dal vento”.

Mathieu è in gran forma, la motivazione è sempre al massimo, e per questo siamo sicuri che ci regalerà presto un altro bel traguardo.

Foto: Lorenzo Cambria