Priorato de Sion … la storia infinita.


Il MIGLIOR GUERRIERO NON E’ QUELLO CHE VINCE SEMPRE, MA QUELLO CHE TORNA  IN BATTAGLIA SENZA PAURA

Come ogni anno, l’autunno sta arrivando … alcuni alberi cominciano a perdere le foglie, riempiendo il suolo dei boschi e delle città con colori meravigliosi: marroni, gialli e arancioni. Alcuni diventano tristi perché è finita l’estate, il sole scompare più velocemente, le temperature sono più fredde e il giorno è più breve. Ma per noi scalatori, l’autunno significa molto di più! Progetti, falesie, freddo, pensieri, buone condizioni.. stanno arrivando!! Tanti progetti che avevamo in mente di fare mentre aspettavamo che il caldo finisse, finalmente, si possono realizzare.

Ogni autunno mi vengono in mente un sacco di progetti; ma su tutti è sempre e solo una via che mi salta subito in mente. Ritrovo lo stesso entusiasmo, la stessa attesa e ritrovo anche la voglia di ritentare quel progetto difficilissimo che tante volte mi ha disturbato i sonni! Nonostante tutto, settimana dopo settimana, mese dopo mese e anno dopo anno, ogni autunno, torno a sognare con la stessa illusione di fare quella via, ed ogni volta penso che questa sarà la volta buona.

La mia storia particolare di amore/odio con questo percorso inizia nell’inverno del 2007, quando il mio amico Oscar mi disse che era una buona idea chiodare una via nuova in una parete. Il muro era meraviglioso e decisi di chiodare “la mia Rambla personale”. In quel momento non ero consapevole della mia creazione … non immaginavo che quel progetto sarebbe stato per me croce e delizia insieme.

Dodici metri strapiombanti che vanno avanti con otto metri di dislivello, un muro perfetto color arancione, questi sono gli ingredienti sufficienti per farmi sognare e disperare. Tentare di liberare quella via mi ha regalato un sacco di giorni felici, quando scopro nuove mosse o piccoli miglioramenti che sono necessari per proseguire; ma altre volte l’obiettivo sembra così lontano che poi arriva inesorabile la delusione.

Questo percorso mi ha insegnato un sacco di cose e continua ad insegnarmene di nuove e mi scatena diversi sentimenti: motivazione, illusione, delusione, tristezza, felicità … ma alla fine, penso ogni volta che sia quella buona.

Scalo da 20 anni e non ho mai avuto una sfida come questa. Non ho mai trovato un percorso che mi porti al limite, e non parlo di limite fisico, ma ​​limite mentale. Non ho mai dovuto rinunciare a un progetto per così tanto tempo. Non ero mai caduto così tante volte nello stesso punto cruciale, non ho mai sognato tante volte la stessa via, la stessa presa, una tenuta. Non avrei mai pensato che quel giorno nel lontano inverno del 2007 mentre chiodavo la via, stava arrivando il progetto della vita.

Io non lo so ancora, come la storia finirà … ma so che apprezzo ogni giorno, ogni tentativo e anche se a volte ho provato delusione, è anche vero che ho vissuto splendide giornate a Alquezar, in compagnia di buoni amici, con i quali ho condiviso tanti tentativi, e che ringrazio perchè sono più importanti per me di qualsiasi altra cosa.  “So che tra poco sarò ancora di fronte a te, sarò pronto per scalarti, forse ce la farò o forse no, ma io sempre lì e tu non pensare nemmeno per un momento che ti potrai mai sbarazzarti di me “PRIORATO DE SION”.

Dani Fuertes

ph. Nacho Fuertes

+ There are no comments

Add yours