
Tamara Lunger e Simone Moro: in cordata per l’invernale al Manaslu
Potrebbe essere la prima donna della storia a raggiungere la vetta del Manaslu in inverno. È proprio lei, la nostra Tamara Lunger, l’altoatesina dagli occhi di ghiaccio e dal sorriso sempre pronto, la capostipite del team di atleti Climbing Technology, la donna scelta da Simone Moro come compagna di cordata 2015 per l’imminente spedizione all’8000 himalayano.
Questa è la prima invernale femminile e la prima invernale completa al Manaslu. Ma Simone e Tamara hanno deciso di non accontentarsi: dopo aver raggiunto la vetta (8163 metri) punteranno dritti all’East Pinnacle (7992 metri), che si trova di fronte alla vetta principale. Un concatenamento quindi e per di più in inverno. L’impresa è di portata storica perché non solo ha l’obiettivo di rilanciare, grazie alla presenza di un uragano di forza ed energia pura quale è Tamara, l’alpinismo femminile invernale, ma anche quello di rendere omaggio a Jerzy Kukuczka e Artur Haizer che per primi salirono l’East Pinnacle, nel 1986. Va però detto che i due portarono a termine l’impresa dormendo sulla sella tra una vetta e l’altra ma, soprattutto, non in inverno.
Tamara, “la ragazza sempre allegra e che ama la montagna”
così è stata introdotta da Moro al pubblico presente alla conferenza stampa organizzata a Milano da Gazzetta dello Sport, è la donna giusta per questa impresa. La sua forza fisica, la sua resistenza alla fatica e la perseveranza sono solo tre delle caratteristiche che fanno di lei una “donna da 8000 in inverno”. Reduce dalla salita al K2 senza ossigeno compiuta il 26 luglio scorso in Pakistan, si è detta decisamente emozionata all’idea di partire.
“Dopo il K2 mi sono sentita più motivata che mai – racconta. – Ho voglia salire altre montagne, di mettermi alla prova non solo fisicamente ma anche mentalmente e, con un mentore come Simone alla mia guida, sono ottimista circa l’esito dell’impresa. So che sarà davvero dura, ma mi sento pronta”.
Tamara e Simone sono arrivati al campo base ieri, 17 febbraio, a 4750 m, da cui Tamara scrive:
“Quando siamo arrivati e ho visto la bellezza di questa montagna, non mi sono sentita innamorata come è stato per il K2, ma ho sentito che questa anima è nostra amica. Credo che abbiamo avuto -20 gradi costanti e nessuna nuvola sulla montagna. Io ho indossato una maglietta a maniche lunghe e un cappellino… nessuno lo crederà! Ho dato un forte abbraccio a Simone e gli ho detto: “Simo, penso che avremo una buona chance!”
Climbing Technology, che fornisce a Tamara il materiale tecnico necessario, fa un grosso “in bocca al lupo” ai due alpinisti per la buona riuscita dell’impresa e continuerà a seguirli in questa fantastica spedizione.